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il
museo laboratorio d'arte contemporanea
pubblicazioni
/ Collana ArtisticaMente
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13. Simonetta Lux (a cura di), Lingua stellare. Il teatro di Fabrizio
Crisafulli. 1991-2002.
collana Artisticamente. Documenti, Lithos 2003
245 p., [12] c. di tav. b/n e colori, ill. nel testo; 21 cm
ISBN 88-86584-79-2 |
Protagonista
del teatro contemporaneo e attivo anche nel campo delle arti visive,
Fabrizio Crisafulli (nato a Catania nel 1948, vive a Roma) ha
contribuito in modo decisivo al rinnovamento delle gerarchie drammaturgiche
e delle abitudini ormai stantie del mondo teatrale.
La sua è una ricerca che coniuga diversi campi della creazione:
dal teatro, all'arte, all'architettura, mira a esplorare il concetto
di "composizione scenica", dove l'installazione diventa
un evento che si trasforma nel tempo e drammatizza la scansione
architettonica degli spazi. Crisafulli interviene sullo spazio
plasmandolo e modificandolo con luci e suoni, attraverso l'allestimento
di apparati in continua trasformazione. Alla luce è assegnato
un ruolo fondamentale, essa ha funzione costruttiva e strutturale,
non si limita a rimanere mero strumento accessorio all'azione.
Un'azione che si costruisce a partire dal disegno sullo schermo
e si proietta nel volume della cavità teatrale: questa
dialettica è rilevata da Raimondo Guarino, che ne esalta
la capacità di "simulazione di spazio nello spazio".
Un saggio di Dario Evola inquadra la singolare attività
di Crisafulli al suo panorama storico: a partire dalle categorie
di "teatro immagine" e "scrittura scenica",
questo nuovo ambito di ricerca prende forma fin dagli anni Sessanta,
quando un generale ripensamento di tutte le categorie creative
ed espressive porta un vento di sperimentazione anche nel teatro.
A ragione Evola parla di poetica della tecnica, ravvisabile nel
forte rigore formale e nell’attenzione alla composizione
di tutti gli elementi scenici, secondo un linguaggio ben strutturato
che si serve dell'ausilio tecnologico come mezzo e non come fine.
Suggestive e illuminanti le interpretazioni proposte da Paolo
Ruffini, Maria Pia D'Orazi, Teresa Macrì, Patrizia Mania,
tutte volte a sottolineare l'originalità dell'opera di
Crisafulli e il suo situarsi al di fuori delle tendenze e dei
luoghi comuni.
Un agile racconto delle esperienze e delle profonde motivazioni
che guidano il percorso di Fabrizio Crisafulli è l'intervista
con Simonetta Lux, che conclude la prima parte del libro. Nella
seconda, Fabrizio Crisafulli. Scritti e interviste, 1991-2002,
è fornito un ampio repertorio di documenti utili ad approfondire
la conoscenza dell'autore/artista/regista, attraverso un'efficace
suddivisione per argomenti. Altrettanto ricco è il corredo
iconografico che propone, oltre alle foto degli spettacoli realizzati,
anche appunti di lavoro e bozze autografe di progetti.
Emanuela Termine |
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