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museo laboratorio d'arte contemporanea
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12. Stella Bottai, Marita Liulia. Viaggio nell'opera dell'artista
in occasione della prima mostra in Italia.
collana Artisticamente. Documenti (sic n. 10), Lithos 2002
76 p., [8] c. di tav. colori; 21 cm
ISBN 88-86584-77-6 |
Il
libro a cura di Stella Bottai delinea la ricerca dell'artista
finlandese Marita Liulia, attraverso un percorso a ritroso: dai
Tarot multipiattaforma alle prime installazioni e performance.
Artista designer, fotografa, attrice, autrice di video, radiogrammi,
di opere concept per CdRom, per il web e per la telefonia mobile,
Marita Liulia ha al suo attivo una produzione ricca e molteplice.
Dal 1997 Liulia dirige la casa di produzione multimediale Medeia.
Uscito nel 1996, il suo pluripremiato CdRom Ambitious Bitch è
tuttora riconosciuto come una delle realizzazioni più importanti
nel processo di diffusione del nuovo mezzo multimediale. Del quale,
precisa Antonella Sbrilli, si rivela fondamentale l’interazione,
il diretto rivolgersi all’utente, coinvolto in prima persona
nell’esperienza di navigazione. La personalizzazione dei
percorsi, il tentativo di rivolgersi a ogni utente in modo unico
e appropriato si ravvisano nelle proposte di Marita Liulia: “Convinta,
come racconta ella stessa, che il carattere autentico di un’opera
d’arte stia nel rivelare ciascuno a se stesso, Liulia cerca
di adattare questa verità basilare sull’opera d’arte
alla natura specifica dei nuovi media digitali”.
Definita da Stella Bottai un “Aleph digitale”, l’opera
di Liulia rimane in equilibrio fra la ricerca di una perfetta
illusione virtuale e un’indagine sulle potenzialità
e funzioni della tecnologia elettronica. Conservando una vena
narrativa e fantastica, l’artista svela con l’ironia
e il gioco le ambiguità nascoste nella comune e pacificata
visione del mondo (in particolare scardinando e rimescolando alcune
coppie di opposti, come il maschile e il femminile); manipola
il linguaggio e i significati delle parole (vedi la voluta interscambiabilità
dei termini witch/bitch); riesce a coniugare i mezzi espressivi
più moderni con la fascinazione del mondo medievale ed
esoterico.
Strega-cartomante nei Tarots (Tarocchi), l’artista guida
il fruitore a una divertente divinazione in chiave multimediale.
I tradizionali tarocchi, re-interpretati e aggiornati a una moderna
simbologia, sono disposti all’uso in differenti modalità:
cartacea, CdRom, web, telefonia mobile. Stella Bottai individua
nei Tarots una dimensione virtuale, che si attua solo con l’interazione,
ovvero nel momento stesso in cui sono interrogati. Una simile
concezione caratterizza i CdRom realizzati dall’artista,
analizzati da Bottai a partire dalle ultime produzioni, SOB (Son
of a Bitch), 1999 e Ambitious Bitch, 1996, fino ai lavori antecedenti,
quali Maire, 1993 e Jackpot, 1991. Coniugando atmosfere sognanti
a una grafica che spesso prende spunto dallo squillante linguaggio
pubblicitario, Marita Liulia appronta percorsi dai risvolti psicologici,
sociologici e storico-teorici. In Marita Liulia, artista finlandese,
Stella Bottai sottolinea l’importanza del background culturale
dell’artista, formatasi in un paese dove l’arte d’avanguardia
fin dagli anni trenta si lega all’artigianato, all’industria
e all’impiego di nuove tecnologie, e che vanta tuttora una
buona diffusione dell’arte elettronica. Un ritratto a tutto
tondo di Liulia può ricavarsi dall’intervista, dove
emergono i nuclei del suo pensiero e le ragioni della sua creatività,
dal femminismo alla ricerca multimediale, dalla passione per il
viaggio all’interesse per nuove culture.
Emanuela Termine |
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