GOL – Musique OrientaBle
Tappa del progetto “Périmètre étendu” di DELPHINE COINDET
A cura del Master Professionale “Métiers et Arts de l’Exposition” dell’Università di Rennes2 e del MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università La Sapienza
Venerdì 23 marzo 2012, ore 18.30
La performance in questione si inserisce all’interno del progetto dell’artista Delphine Coindet intitolato Périmètre étendu, a sua volta proseguimento di Partage des Pouvoirs, iniziato lo scorso anno a Villa Medici, dove l’artista risiede ancora oggi.
Dopo aver selezionato sette concetti, da lei stessa identificati come ‘poteri’ (nel senso ‘potenziale’ del termine), l’artista ha associato a ciascuno di essi, in maniera più o meno intuitiva, un’opera e un colore, nonché un intervento e una città in cui metterlo in scena. Le opere sono scelte tra quelle già presenti nel repertorio dell’artista, oppure realizzate per l’occasione. I colori sono di volta in volta determinati sulla base dell’opera Podium Medicis, scultura composta da sette frammenti di colore diverso, più uno centrale, da cui l’artista è partita per sviluppare il progetto. Questa scultura imponente ha anche la funzione di palcoscenico, che viene ‘attivata’ grazie agli interventi di diversa natura che si sviluppano intorno ad essa.
Tra i sette poteri individuati dall’artista, quello prescelto per l’iniziativa romana è l’emancipazione, alla cui nozione è fortemente ancorata l’idea di libertà; un termine che risulta particolarmente calzante per delineare le caratteristiche del gruppo GOL e dei suoi componenti, maestri dell’improvvisazione e della musica sperimentale.
Il gruppo, formatosi nel 1988 è composto da quattro musicisti, attorno ai quali vi è un alone di mistero, legato sia alla loro formazione, sia al nome del gruppo, sia al loro incontro con Delphine Coindet (“A Paris, il y a longtemps” cit. Samon Takahashi).
Essi sviluppano un sistema di composizione ibrida, che permette di costruire una musica singolare, che si situa tra la composizione orchestrale e la libera interpretazione, attraverso l’uso di strumenti acustici ed elettronici. Il concerto, intitolato Musique OrientaBle è l’occasione per presentare a Roma l’opera Chapeau di Delphine Coindet e il frammento giallo del Podium Medicis.
Lo Chapeau, realizzato appositamente in funzione di questo evento romano, – un altro esemplare è esposto a Rennes alla Galerie Art & Essai – , è lo strumento ‘magico’ attraverso il quale i musicisti metteranno in scena la loro emancipazione, realizzata con la musica. Esso li sovrasterà per l’intera durata del concerto, riflettendo la luce dello spazio circostante e inserendosi fisicamente nello spazio, sospeso da corde.
La tendenza ad associare un intervento a un oggetto artistico e a dare vita a collaborazioni tra personaggi della cultura che appartengono a diversi ambiti disciplinari, oltre ad essere tipica dell’arte di Delphine Coindet, è anche una caratteristica peculiare dell’arte contemporanea.
Il completamento di un’opera avviene attraverso diversi contributi, che ne arricchiscono il valore e aggiungono significati e interpretazioni. Tuttavia, il termine ‘completamento’ non risulta essere particolarmente corretto, dato che l’opera non è mai conclusa, ma rimane costantemente ‘aperta’ a nuovi interventi e nuovi apporti, che in ogni momento ne possono modificare il senso e la forma. Da questo punto di vista, l’evento romano si potrebbe considerare solo una tappa di un ‘viaggio’ più lungo, destinato a proseguire con altre iniziative.